Credo di non aver puntualizzato abbastanza il fatto che le lenti serie E in mio possesso (50 , 100 e 135) differiscono leggermente dai veri Nikkor anche per quanto riguarda i colori e il contrasto tuttavia non ho ancora potuto confrontarli con i corrispettivi.
Altre precisazioni:
50 mm f1.8
Schema ottico 6/5 e 7 lamelle dei Nikkor ma un maggiore ingrandimento ( 1:9 vs 1:6 ) , una maggior distanza minima di messa a fuoco ( 1.6m vs 1.45m ) . Ovviamente cambiano dimensioni e qualità costruttiva tuttavia sembra che per il Giappone sia stato prodotto fino al 2005 un modello praticamente identico (ma AIS) un pò più plasticoso .
Il bokeh non è sempre il massimo e già da f2.8 incomincia a diventare spigoloso.
100 mm f2.8
Difficile trovare una lente simile a questa , ha 4 elementi in 4 gruppi però esteticamente è molto simile a dei Canon FD .
A differenza del 50 e del 135 questa lente potrebbe essere single-coated.
Il Nikkor più vicino è il mitico f2.5 che un pò per i 5mm in più , un pò per il 2.5 contro il 2.8 ha sicuramente uno sfocato migliore a tutta apertura.
Rispetto al 50mm ha più contrasto ma rispetto al 135 ha molta meno gamma dinamica , forse derivante del differente coating ?
Tuttavia sul campo lavora molto bene , buona resistenza al flare e poche aberrazioni rispetto il 135.
Ha uno schema piuttosto semplice e alle lunghe distanze va un pò in crisi.
135 mm f2.8
Lo schema ottico sembra del tutto simile a quello dei vecchi Nikkor Q , 4/4 con un rapporto di riproduzione a 1:9 ma una messa fuoco meno precisa e peso di circa la metà.
Le differenze rispetto ai K/AI/AIS sulla carta sembrano minime: schema ottico 4/4 vs 5/4 , minima distanza di messa a fuoco di 1.5m vs 1.3m e rapporto di riproduzione 1:9 vs 1:7.
Come tutti i vecchi 135mm ha solo 7 lamelle per cui il bokeh ne risente già da f4 (queste considerazioni valgono anche per il 100mm).
Considerazion generali
Rispetto a dei Nikkor AI/AIS in mio possesso si nota che avendo schemi ottici semplificati non riescono a dare il meglio a tutte le distanze , anche la ghiera di messa a fuoco ha una escursione minore .
In epoca moderna gli 85/100/105/135mm per uso generico (professionale) vengono sostituiti dagli zoom 80-200 f2.8 autofocus e magari stabilizzati , internal focus e con lenti a bassa dispersione che sul campo rendono sicuramente meglio oltre che rendere la vita più semplice.
Per uso specialistico vengono sostituiti da lenti più luminose e magari con defocus control .
Per uso amatoriale sono sostituiti principalmente dai 70-300 oppure 18-135 sempre autofocus possibilmente stabilizzati e con lenti a bassa dispersione.
Chi dovrebbe usare queste lenti al giorno d'oggi?
Il fotografo amatoriale che vuole qualcosa di più di uno zoom da utilizzare in ambiente "controllato" , avendo come plus dimensioni , peso e prezzo contenuti.
Destinazione d'uso
Il 50mm è il normale , su Dx però è un 85 mm, si presta bene un pò a tutto , secondo me è un must have , si può montare al contrario , usare su tubi di prolunga e soffietti.
Il 100mm è buono per i ritratti , se la cava bene sul campo nelle giornate nuvolose , meglio abbinarlo ad un paraluce , il suoi veri punti di forza sono dimensioni e peso , per la ritrattistica se la può giocare con un 85 più luminoso.
Il 135mm è buono per ritratti e per isolare piccoli soggetti , non dobbiamo dimenticarci che su Dx equivale ad un 200mm , rende molto bene nelle giornate nuvolose.
Cosa ho tralasciato
Distorsione , vignettatura e nitidezza ai bordi principalmente però non lo ritengo utile considerare visto il loro ambito di utilizzo.
Sarebbe interessante confrontarle con ottiche M42 con più lamelle , schemi ottici più complessi , prezzo simile , ecc...
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